Ponte di Pasqua alla scoperta delle leggende del Salento

Un insolito Ponte di Pasqua, ha come protagoniste le leggende che vivono nel Salento.Si tratta di una particolare proposta primaverile, dato che la Pasqua quest’anno cade il 31 Marzo, che accompagnerà i turisti alla scoperta del patrimonio autentico e impenetrabile del Salento attraverso dei veri e propri  percorsi narrativi, nei quali chiunque può viaggiare nel tempo e nella storia delle varie cittadine. Le leggende del Salento rappresentano il  cuore pulsante della Puglia, e viverle scoprendo i vari luoghi in cui sono ambientate, sarà un’esperienza unica ed inusuale, per rivivere le storie di luoghi e personaggi ormai dimenticati nel tempo.

A Calimera la vita quotidiana di oggi e di ieri è nascosta nel  vivissimo intrico di vicoli, sorprendente di profumi e colori: le botteghe storiche raccontano il loro passato attraverso l’antica storia del cibo, o dell’oggetto realizzato con cura che giunge fino a noi attraverso secolari tradizioni. A Calimera si potrà fare un viaggio sorprendente  che parte dal medioevo, per giungere a raffinati pasticceri che servirono casati nobiliari o all’eleganza barocca di una chiesetta, passando per enoteche con vini che hanno il sentore dei terreni salentini digradanti fino al mare. La leggenda della pietra della fertilità di Calimera, si basa sul fatto che proprio il giorno di Pasquetta gli abitanti di Calimera sono soliti fare una scampagnata nella campagna circostante la piccola chiesetta di San Vito, all’interno della quale affiora dal pavimento un singolare masso informe con una foro nel mezzo. La leggenda vuole che tutti riescano a passare attraverso il foro, indipendentemente dalle dimensioni. Presso le civiltà  il rito assumeva un significato propiziatorio, era solito compierlo chi intendeva assicurarsi buona salute.

Ai piedi della Torre dell’Alto, curiosità, sorprese, particolari insoliti si celano nella bellezza seducente e misteriosa di questa zona. Inoltrarsi in carruggi stretti e sinuosi, sbucare in piazze splendenti di marmi e affreschi pregiati, permetterà di scoprire un Salento inedito: sarà una passeggiata diversa, per scoprire il passato di un Salento vero e  intenso, mai immaginato, che racconta le sue storie più inaspettate, e piccole leggendeche formano la grande Storia del Salento, in un dedalo tortuoso di ombre e di luci. La leggenda della Rupe della Dannata qui presente, racconta che una fanciulla vissuta nel XVII secolo morì gettandosi nel vuoto da questa rupe per sfuggire allo “Jus primae noctis” imposto dal Guercio di Puglia.

La leggenda della Grotta della Poesia (da “posia”, sorgente d’acqua dolce) è costruita su un tema che ne rappresenta il  filo conduttore di una vacanza in Salento, ed è arricchito da curiosità, aneddoti, miti, leggende, personaggi minori, storie perse nel tempo che solitamente non vengono raccontate. Le numerosissime iscrizioni in greco, latino e messapico che coprono le pareti della grotta, son state quelle che han dato il via alle leggende. Per visitare i resti della grotta, una grande conca naturale senza più la volta e invasa dal mare, bisogna avvicinarsi ad Otranto, e attraversare la litoranea San Foca- Roca Vecchia. La Grotta della Poesia è collegata mediante un piccolo cunicolo sotterraneo a un’altra grotta detta “Poesia Piccola”. La leggenda narra che qui, una bellissima principessa fosse solita fare il bagno, e molti poeti la ragginsero per essere da lei ispirati nel comporre le più belle poesie.

Anche Martano ha le sue leggende: è una cittadina che cela i suoi segreti dietro le facciate, dietro l’apparente stranezza di curiosi nomi di vicoli e piazze.  Ci si ritroverà d’improvviso in una zona sconosciuta che, rivelerà la sua essenza più intima, narrando sottovoce i suoi segreti più nascosti e affascinanti, come la leggenda della Specchia dei Mori: la specchia dei mori è ubicata sulla provinciale che conduce a Martignano, e si presenta come un imponente ammasso di pietre. La leggenda vuole che i giganti Mori, avendo deciso di raggiungere il cielo, realizzassero questa specchia ammucchiando i massi più grandi che riuscirono a trovare nella campagna circostante. Quando gli Dei se ne accorsero li fecero sprofondare e da allora vivono sotto le macerie della specchia che loro stessi realizzarono.

Le bellissime falesie che si trovano sulla costa per raggiungere il Capo di Leuca, hanno dato origine a varie leggende; di emozione in emozione, si sarà condotti nel cuore più segreto del Salento, dove verranno rivelate storie e leggende, velate dalla patina arcana del tempo, ma ancora pulsanti di vita.  Leggende di un popolo affacciato sul mare, vite avventurose di grandi ammiragli, torri costiere, navi catturate dai pirati; storie di una zona antica ove ancora risuonano il sibilo della frusta e le urla delle streghe torturate. La leggenda della danza delle streghe narra che nelle notti di tempesta da queste grotte uscissero streghe agitando le fiaccole che tengono in mano, e chiunque osi avvicinarsi è inesorabilmente destinato a prendere parte alla danza delle streghe, ballando nell’uragano fino alla morte.