Informazioni ed eventi a Torre Vado

Barbarano del Capo

Barbarano del Capo è una piccola frazione di Morciano di Leuca, a pochi chilometri dall’estremo lembo di terra proteso sul mare dove sorge la bellissima Santamaria di Leuca, la “perla del Salento”.

Questo piccolo centro, diventato feudo nel periodo normanno, nasce in seguito alla distruzione di Vereto, un casale attorno al quale si era sviluppato un importante insediamento urbano, attaccato dai saraceni nel corso del IX secolo, e dal quale la popolazione residente si spargerà sul territorio per fondare altri insediamenti urbani in zone considerate maggiormente sicure.

Il piccolo feudo conoscerà il dominio di diverse famiglie, ma quella che ha lasciato maggiormente il segno sul territorio è sicuramente la famiglia Capece, che ha costruito a Barbarano del Capo una serie di edifici che ancora oggi rappresentano importanti centri di attrazione per viaggiatori e turisti. Sicuramente il più prezioso ed importante è il complesso di edifici chiamato Leuca Piccola, voluto proprio dalla famiglia Capece per accogliere i pellegrini che a Barbarano del Capo passavano nel loro lungo viaggio con destinazione il Santuario de Finibus Terrae che svetta sulle alture di Santa Maria di Leuca.

La Chiesetta della Madonna del Belvedere, riccamente affrescata in volte e pareti possiede infatti diversi alloggiamenti ricavati in grotte sotterranee dove potevano dormire i pellegrini, che qui potevano anche ristorarsi con acqua e cibo prima di raggiungere la meta del loro viaggio, ormai distante solo più qualche chilometro. In paese invece troneggia la Torre cinquecentesca, sempre opera della famiglia Capece come dimostra lo stemma scolpito che vi si trova applicato.

Da visitare anche la Chiesa Madre, del sedicesimo secolo.

Un tour in bici sulla costa ionica con sosta a Torre Vado

La bicicletta è un mezzo ideale per girare il Salento, dove le asperità della strada sono facilmente affrontabili anche dai meno allenati, trattandosi di una regione prevalentemente pianeggiante nella sua parte più meridionale, ai piedi delle Serre Salentine. Uno degli itinerari di maggior fascino per esplorarlo sia all’interno che lungo il litorale è il tour della costa ionica, che si può far partire da Gallipoli, da cui ci si inoltra nell’entroterra attraversando un’area ricca di uliveti e vigneti, dirigendosi verso Ugento, la bella cittadina messapica. Una volta arrivati lì si prende in direzione di Specchia, toccando il piccolo borgo di Taurisano. Da Specchia si attraversa prima il bosco di Cardiglano, e poi ci si inoltra lungo la bella strada che attraversa le serre salentine in direzione di Alessano e poi verso Patù ed il comune confinante di Castrignano del Capo.

Qui si può decidere se piegare verso Santa Maria di Leuca, oppure dirigersi verso la costa fino ad approdare a Torre Vado, dove concedersi una bella pausa sulle belle spiagge di questa piccola ma accogliente marina. Volendo ci si può anche fermare a pranzare negli ottimi ristoranti della zona.

Dopo la pausa si risale in sella per continuare il viaggio, questa volta raggiungendo Gallipoli costeggiando il mare. E’ difficile restare in sella alla bicicletta quando si passa vicini alle splendide marine di Salve, Pecoluse, Torre Pali, e poi ancora Lido Marini, Torre Mozza, Marina di Mancaversa, che, come le sirene di Ulisse, chiamano il ciclista a fermarsi un momento sulle spiagge di morbida sabbia e le candide dune, ma se si vuole arrivare per tempo a Gallipoli bisogna resistere alla tentazione e continuare il viaggio. Se si riesce ad arrivare in prossimità di Gallipoli all’ora giusta, ovvero quando il sole scende nel mare, lo spettacolo splendido del tramonto rinfrancherà e ridonerà energia anche ai ciclisti più affaticati.

Posto vecchio vicino a Torre Vado

Magnifica località Posto Vecchio, una delle Marine di Salve, un tratto di mare tra i più apprezzati della costa ionica del Salento proprio a ridosso di alcuni tra i paesi più interessanti, pittoreschi ed affascinanti di questo splendido angolo di Puglia, da Gallipoli con il suo centro storico ed i litorali magnifici di sabbia dorata che si estendono per chilometri a Santa Maria di Leuca nell’estrema punta della penisola, abbracciata dai due mari che qui si incontrano, l’Adriatico e lo Ionio, in un panorama di scogliere ed anfratti rocciosi da mozzare il fiato.

Qui a Posto Vecchio visitatori e turisti accorrono soprattutto durante la stagione estiva, che, visto il clima benigno di questi luoghi, è molto lunga, e si estende da maggio ad ottobre inoltrato.

Una splendida distesa di sabbia dorata accoglie il visitatore dolcemente circondata da una lunga fila di dune immacolate di sabbia, alcune alte anche qualche metro, sopra le quali, come ulteriore prezioso gioiello verdeggiano i profumati arbusti della macchia mediterranea.

Il mare è un incanto di colori, pulizia e dolcezza, i fondali bassi permettono a tutti i nuotatori, anche i meno esperti di godersi lo sciabordio delle onde in tutta tranquillità.

Il target di visitatori può essere molto vasto, perchè il litorale è in grado di soddisfare i desideri di chi cerca calma pace e tranquillità, sia di coloro che anche al mare hanno desiderio di vita e movimento nonché delle comodità della vita di spiaggia come sdraio ed ombrelloni, Questi ultimi troveranno nel fornitissimo stabilimento balneare e nei tanti piccoli chioschi sparsi lungo la costa tutto l’occorrente per le loro richieste.

Leuca Piccola

Un tempo i pellegrini che arrivavano dopo un lungo viaggio a Leuca Piccola dovevano provare un profondo sollievo, perchè questa significava che si era quasi giunti alla meta, il Santuario Basilica di Finibus Terrae dove sarebbe terminato il lungo pellegrinaggio.

Qui siamo a Barbarano del Capo, una piccola località dell’entroterra, frazione di Morciano di Leuca e confinante con i comuni di Salve e Ruggiano, un insediamento nato in epoca medievale in seguito alla distruzione dell’abitato di Vereto da parte dei saraceni nel IX secolo, distruzione che causò la fuga in massa degli abitanti che andarono a fondare una serie di altri villaggi nelle vicinanze, intorno ai casali rurali che già allora erano disseminati sul territorio.

Leuca piccola è un interessante complesso architettonico la cui funzione era proprio quella di offrire un riparo ed un rifugio ai pellegrini in viaggio verso Santa Maria di Leuca.

Bisogna sapere che a quel tempo il viaggio era particolarmente duro e faticosi, si snodava attraversi una serie di sentieri e percorsi nell’entroterra salentino, pieni di insidie, e la costruzione del complesso di Leuca Piccola rappresenta perciò un bell’esempio della grande ospitalità che già un tempo caratterizzava i salentini.

Il complesso ruota attorno alla Chiesa di Santa Maria di Leuca del Belvedere che presenta sia in superficie che sottoterra una serie di locali destinati a funzioni differenti, vi si poteva infatti dormire, ripararsi e mangiare, e trovare dell’acqua fresca dalle fonti sotterranee.

La chiesa è molto bella da visitare, soprattutto per gli affreschi che decorano volta e pareti.

Granai e Frantoi Ipogei

Granai e trappeti ipogei

In tutto il Salento esistono diversi trappeti ipogei che testimoniano un’economia fiorente di un lontano passato. In Morciano di Leuca tale presenza è ancora più significativa: oggi se ne contano diciotto. Sono tanti se si pensa che nel XVIII secolo la comunità era costituita da appena 131 nuclei familiari. Significativa è la loro datazione: alcuni in via Roma risalgono al IX sec. I trappeti di Morciano sono particolari soprattutto per il modo in cui sono stati realizzati: sulle ceneri dei contenitori di un’altra fiorente economia: i granai.

Frantoi Ipogei
Frantoi Ipogei

Japigi, messapi, romani sono le diverse popolazioni che hanno caratterizzato il nostro territorio. Nel IX sec. l’influsso bizantino ha determinato nel territorio del basso Salento una forte trasformazione passando dall’economia del grano a quella dell’ulivo e quindi dell’olio. I segni di tale trasformazione sono evidenti ancora oggi: paesaggi caratterizzati da argentee chiome e maestosi tronchi contorti di ulivi millenari. Ecco perché tanti trappeti ipogei.

Le grotte per la realizzazione dei tappeti ipogei furono ricavate mediante la semplice rottura dei granai di cui era costituito tutto il sottosuolo del centro storico. Gran parte dei granai sono stati così distrutti, ma visitando i trappeti ipogei possiamo ammirare le suggestive sezioni orizzontali superiori con le loro pietre di chiusura originali. La visita di questi luoghi ci fa rivivere tempi di antico splendore economico di Morciano nel I e II millennio e ci fa capire che il completo recupero di questo immenso patrimonio costituirà, l’asse portante dell’economia del III millennio.

Le spiagge di Torre Pali

La torre di guardia è la caratteristica immagine di Torre Pali, una delle più belle marine di Salve facilmente raggiungibile da Torre Vado, sulla costa ionica del Salento.

Per chi avesse voluto seguire tutta la costa scendendo dal litorale adriatico verso Santa Maria di Leuca per poi risalire in direzione di Gallipoli questo è il primo tratto di mare che dopo la splendida linea costiera frastagliata di alte scogliere che caratterizzano l’estrema punta del Salento finalmente l’occhio si può beare delle prime distese di sabbia.

E che spiagge! Cominciando da Torre Vado, col la sua deliziosa marina già ricca di stabilimenti balneari e di magnifiche distese di sabbia dorata, la prima che si incontra è la spettacolare Pescoluse, una distesa incontaminata di spiaggia che per circa 10 chilometri affascina l’osservatore che dall’alto della catena di candide dune può contemplare questo paradiso.

Qui si fermano coloro che sono amanti della pace e della tranquillità, perchè una volta lasciata Torre Vado alle spalle per molti chilometri non si incontrano più stazioni balneari ma al massimo qualche chiosco ed i tanti bagnanti che in alta stagione accorrono numerosi per non perdersi lo spettacolo del mare cristallino che fronteggia il lungomare.

All’orizzonte si incontra finalmente la prima marina di Salve, Torre Pali, qui, dopo il silenzio e l’incanto di Pescoluse ritroviamo l’animazione degli stabilimenti balneari e del piccolo agglomerato urbano che sorge alle spalle del lungomare, che si riempie durante la stagione estiva.

Non solo di giorno, ma anche alla sera e durante la notte le spiagge di Torre Pali sono una meta interessante, perchè, smessi i panni di stazione balneare i tanti lidi si trasformano in piacevolissimi bar dove trascorrere il tardo pomeriggio a contemplare il tramonto o la notte a ballare sulla candida sabbia, magari fino al mattino successivo.

Torre Vado di sera e di notte

Torre Vado non è solo un posto incantevole dove trascorrere la giornata sulla splendida spiaggia che caratterizza la sua marina o gironzolando lungo il porticciolo per ammirare il lavorio dei pescatori e le barche da diporto che qui approdano pronte a risalire la costa verso Gallipoli o doppiare il Capo Leuca.

Ci sono di quei turisti che non si accontentano di sole e mare, di spiagge ed immersioni ma, durante le vacanze cercano anche il divertimento e la possibilità di incontrare altra gente per passare insieme qualche ora piacevole durante la sera ed alla notte.

Già nelle ore che si approssimano al tramonto è molto piacevole stare nei tanti bar sul lungomare a sorseggiare un aperitivo, contemplando l’andirivieni della folla dei giovani che qui si riversano, le bancarelle ambulanti, i giocolieri e gli altri artisti di strada, le animazioni, i giochi e le giostre per allietare la serata anche ai più piccoli.

I tramonti in questo tratto di mare sono davvero affascinanti, il sole scende all’orizzonte in una festa di colori accesi, rossi, arancioni e violetti, da restare senza fiato. Se non siete ancora sazi dopo la cena, magari in qualche ristorante locale che propone la buona e genuina cucina pugliese, o in un’accogliente pizzeria, e volete continuare la vostra serata, tante sono le proposte che la piccola Torre Vado ha da offrire, a cominciare dai tanti pub, discoteche e locali notturni che sia in città che nelle vicinanze restano aperti fino a tardi la notte. Il must però è trovare, tra i tanti stabilimenti balneari che da Torre Vado raggiungono Torre Pali ed oltre, quelli che di notte si trasformano in grandi discoteche a cielo aperto sulla spiaggia. Ballare in prossimità della spiaggia con sullo sfondo la scura sagoma del mare è un’esperienza da non mancare.

La Via Sallentina

Via Sallentina era chiamata un tempo la strada litoranea che correva nel Basso Salento non propriamente lungo la costa ma poco alle spalle di questa, e che congiungeva, passando dall’estrema punta di Leuca, Otranto con Taranto.

Ai tempi dei Romani questa strada esisteva già da lungo tempo ed infatti i nuovi dominatori si limiteranno ad integrarla nel uovo sistema viario da loro costruito, in particolare la Via Traiana che da Benevento raggiungeva Brindisi, e la sua variante che da Ruvo di Puglia invece di proseguire lungo la costa faceva una deviazione nell’entroterra, e la Via Appia che collegava Taranto con Roma, attraversando l’entroterra campano.

Quello che si sa della strada nelle epoche precedenti alla dominazione romana è che essa congiungeva le maggiori città messapiche, tra le quali Alezio, Ugento e Manduria.

Ai tempi la strada doveva essere poco più di una mulattiera, ed i tratti percorribili dai carri dovevano essere alquanto limitati per lunghezza e ricorrenza.

Di più comunque non è dato sapere perchè ancora oggi delle civiltà messapiche e pre-romane presenti in Salento non si sa molto.

Certo è che la strada evidenzia la presenza di una rete comunicativa, probabilmente ad uso commerciale che legava tutti i centri, con particolare intensità per quelli che si trovavano sulla costa ionica. Attualmente il percorso della Via Sallentina è molto praticato soprattutto dagli entusiasti delle due ruote che adorano percorrere questa antica strada in mezzo allo splendido paesaggio rurale del Salento, magari terminando la lunga escursione sulle belle spiagge di Torre Vado.

Immersioni a Torre Vado

Torre Vado è sicuramente una delle mete più piacevoli per chi desidera bearsi del mare splendido della Puglia e delle morbide spiagge di sabbia dorata che proprio da torre Vado si estendono lungo la costa ionica fino quasi a Gallipoli, praticamente senza sosta.

E Torre Vado rappresenta anche una meta interessante per una categoria speciale di amanti del mare, i subacquei e gli amanti delle immersioni. Uno dei centri diving più attivi e vivaci del Salento ha proprio in Torre Vado la sua sede, grazie al fatto che dal piccolo porticciolo si può partire in escursione lungo la costa per trovare tratti di fondale marino suggestivi in cui immergersi. Tra le mete più affascinanti i relitti affondati, come il grande cargo turco che da un paio di anni giace sul fondale a circa 20 metri proprio davanti al porto. Poi, un po’ più a nord, verso le secche di Ugento la nave Liesen, un grande mercantile travolto da una mareggiata e finito tra le insidiose secche che caratterizzano il litorale delle marine di Ugento.

Un altro relitto è rappresentato dalla Sant’Andrea, una nave da trasporto affondata durante la seconda guerra mondiale. Affascinante anche l’immersione per visitare i resti di un’antica nave di legno di cui sono ancora oggi visibili i cannoni e l’enorme ancora.

Tra le grotte da esplorare in immersione suggestiva la Grotta del Gabbiano, adatta anche ai principianti, con il suo corredo di aragoste, polipi, spugne ed altre fantastiche creature sottomarine, la Grotta del Soffio e la Cattedrale una grande grotta la cui parte sotterranea si rggiunge dopo aver costeggiato un’interessante parete di roccia sommersa.

Lecce

Lecce dista da Torre Vado circa 60 km e ben collegata con tutti i centri turistici del Salento.

Lecce
Lecce

Famosa in tutto il mondo per i suoi monumenti in stile barocco, Lecce rappresenta una meta obbligata per chi viene in Puglia nel Salento. Tra i monumenti che maggiormente stupiscono per la loro bellezza artistica, spiccano la CHIESA DI SANTA CROCE, il DUOMO e la sua splendida PIAZZA con il CAMPANILE, LA CHIESA DI SANT’IRENE, LA CHIESA DI SAN MATTEO, la CHIESA DI S. Niccolò e Cataldo (1180) i tantissimi palazzi baronali di cui è ricchissimo il centro storico.

Di epoca romana è possibile visitare l’ANFITEATRO ROMANO in Piazza Sant’Oronzo con l’omonima colonna.  Molto attiva dal punto di vista culturale, Lecce è sede di numerosi eventi e tantissime manifestazioni: tra le tante citiamo la NOTTE BIANCA di Lecce che solitamente si celebra ad aprile, la FESTA DI SANT’oronzo, il SANTO PATRONO DI Lecce al quale i leccesi dedicano tre giorni di fine agosto; CALICI DI STELLE, CANTINE APERTE, CORTILI APERTI, RASSEGNA D’ARTE FLOREALE FIORDIBAROCCO, tantissime le Rassegne teatrali e le mostre d’arte, ITINERARIO ROSA .